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evento libera arona

ARONA - 23-05-2021 --Si è svolto nella mattinata di sabato 22 maggio, in ricordo dell’anniversario della strage di Capaci del 23 maggio 1992, l’evento online “Capaci di organizzarsi”. L’assemblea è stata promossa da Libera Arona – Presidio Cristina Mazzotti, con il coinvolgimento dei giovani studenti dell’Istituto Marcelline di Arona, e ha ospitato l’intervento di Davide Mattiello, che oltre a essersi laureato in giurisprudenza ha scelto di dedicare la sua intera vita all’educazione alla legalità, all’accoglienza, alla lotta alle mafie e alle ingiustizie. È stato referente regionale di Libera Piemonte ed è membro dell’Ufficio di Presidenza di Libera, oltre che socio fondatore e presidente della Fondazione Benvenuti in Italia. Ex deputato nella XVII legislatura, eletto come indipendente nelle liste del Partito Democratico e Membro delle Commissioni Giustizia e della Commissione Parlamentare Antimafia, non ha mai abbandonato le realtà sociali ed è attualmente parte della Cooperativa Sociale Arcobaleno.

L’intervento di Davide Mattiello si è focalizzato prima di tutto sul binomio “memoria e impegno”, chiarendo fin da subito: «Una memoria senza impegno rischia di essere solo vana retorica. Quando qualcuno decide di assassinare – come nel caso della strage di Capaci – non pensa solo a vendicarsi per quanto fatto in vita dalla vittima, ma anche a impedire che si continui quel lavoro. La memoria è un impegno a vanificare quanto meno la seconda parte di questo intento criminale. Inoltre la memoria serve a capire come portare avanti l’impegno delle persone. La memoria è ortopedica, ci aiuta a mettere i piedi nel posto giusto. Il valore nella memoria sta nell’impegno, ma c’è un impegno anche nella memoria».

Ha poi esposto gli eventi che hanno preceduto quel 23 maggio 1992, sottolineando l’importanza di ricordare quell’anno come l’anno della vittoria dello Stato su Cosa Nostra – e non il contrario. L’anno del giro di boa, in cui la magistratura italiana vince, il 30 gennaio 1992: giorno della sentenza finale della Corte di Cassazione del Maxiprocesso di Palermo.

Altri aspetti sottolineati da Davide Mattiello sono stati l’importanza dell’UE per ostacolare le criminalità organizzate e quella di fare associazionismo, invitando i giovani presenti a fare qualcosa di concreto per cambiare le cose, trovare un ideale in cui si crede e impegnarsi, lottare, come se fosse lo sport di cui si è appassionati.

 

Nicole Pastore

 

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