
BORGO TICINO – 01-09-2021 -- Alessandro Marchese si ricandida ufficialmente alla guida di Borgo Ticino per il prossimo quinquennio. Dopo più di cinque anni dunque, il suo annuncio viene affidato anche ai social ed alla pagina Facebook “Borgo Insieme” (il nome della sua lista civica), da dove proprio gran parte dell'operato di Marchese cominciò. Geometra, classe 1978, è quindi primo cittadino dal 2016. “Essere sindaco a Borgo Ticino – scrive Marchese – rappresenta per me esserne una guida, un punto di riferimento per la comunità. Quando decisi di candidarmi a sindaco di Borgo Ticino nel 2016 sentivo dentro di me che era arrivato il momento di fare la mia parte, di dare vita a quell'idea di paese che ho sempre sognato e in cui credo ancora. Amministrare un Comune non è semplice, ci sono stati alti e bassi, dall'inizio del mandato ad oggi tutto è cambiato. Sono stato un sindaco presente e cosa più importante non ho mai perso di vista l'interesse pubblico. La lungimiranza di un amministratore non è solo fare ciò che ritiene giusto – continua – ma deve valutare ciò che è davvero utile fare, rispondere alle effettive esigenze e ai bisogni della cittadinanza. Borgo Ticino ha superato i 5mila abitanti, è l'unico paese del territorio che negli ultimi 5 anni è cresciuto di popolazione. Borgo Ticino ha grossi margini di crescita, ma è arrivato il momento di fare un passo in avanti, un salto di qualità, il paese deve aprirsi, dobbiamo partire dai nostri punti di forza, siamo in una posizione strategica, abbiamo dei servizi e delle strutture che possiamo potenziare. Nel corso di questi 5 anni si è riuscito a realizzare la maggior parte delle proposte del programma elettorale, non con poche difficoltà, sono soddisfatto ma era solo l'inizio. Sono state messe le fondamenta su cui costruire il nostro futuro. È importante mantenere ciò che è stato fatto, come lo è garantire una continuità. Nel prossimo mandato – conclude – voglio guardare al futuro, voglio costruire una struttura solida, un paese solido. E lo voglio fare insieme alla mia comunità”. (A.P.)


