ARONA- 28-03-2017- Non è andata giù ad alcuni aronesi l’esclusione di Piero Guazzoni dalla corsa per il premio 'Aronese dell’anno'. In realtà non è stata la notizia dell’esclusione a far storcere il naso ad una buona fetta di aronesi, quanto il fatto che si fosse saputo chi aveva fatto saltare la candidatura e soprattutto perché. Una fuga di notizie che ha messo in secondo piano gli aronesi dell’anno. E gli aronesi, quegli oltre 3000 membri che fanno parte del gruppo di Facebook “Sei di Arona se…”, grazie a Simona Todescato hanno organizzato una premiazione alternativa: Piero Guazzoni è stato incoronato “Arunes di Aruness” il 26 marzo, una settimana esatta dopo la premiazione dell’Aronese del’anno. La premiazione si è svolta alla Rocca, luogo simbolo per gli aronesi doc: a Guazzoni è stata consegnata una targa che lo incorona Aronese di tutti gli Aronesi, ed è la prima volta che accade in città. Piero Guazzoni si è “guadagnato” il riconoscimento, grazie al suo prezioso corollario di ricordi e aneddoti della “Arona che fu”, pubblicati sulla pagina Facebook “Sei di Arona se…”. Uno sguardo sulla città che solo un aronese vero può dare, con foto, commenti, molti in dialetto, che dimostrano come, per essere aronesi, la città la si deve aver vissuta fin nei suoi angoli più nascosti. Piero ha anche scritto un piccolo libro, “La mia cara Aruna”, un omaggio alla sua città; non è scrittore, artista, sportivo, ma è un aronese. E tenendo conto che gli aronesi si contano ormai sulle dita di una mano, forse un riconoscimento glielo si doveva, fosse anche solo per non far dimenticare che Arona ha una sua storia e non è solo la città turistica dei weekend folli. Tanto più che il ricavato della vendita del libro l’ha donato alla Croce Rossa di Arona. Se il Palazzo non ci ha sentito, ci hanno pensato le persone che Arona la abitano e la vivono: c’è di che riflettere.

Giulia Dusio