VCO - 04-02-2022 -- Le comunità di Comunione e Liberazione di tutta la Diocesi hanno celebrato martedì scorso nella Collegiata di Santa Maria Nascente ad Arona una Messa in suffragio di Monsignor Luigi Giussani, fondatore del Movimento morto il 22 febbraio 2005. Erano diverse decine i ciellini provenienti dal Vco. A presiedere la celebrazione, com’è ormai consuetudine, è giunto il Vescovo Franco Giulio Brambilla. Nel 2022 cade il centenario della nascita di don Giussani ed il 40esimo anniversario del riconoscimento pontificio accordato all’associazione Fraternità di Comunione e Liberazione. "Chiediamo, per l’intercessione della Madonna 'di speranza fontana vivace', di vivere e testimoniare ogni giorno in prima persona, nella fedeltà totale alla Chiesa, la responsabilità del carisma donato dallo Spirito di Cristo a don Giussani a beneficio di tutto il santo Popolo di Dio e dei fratelli uomini", recitava l’intenzione della Messa. Monsignor Brambilla ha proposto di pregare il Signore per il passaggio particolare che il Movimento sta compiendo; anche nell’omelia ha fatto esplicito riferimento alla scelta della nuova guida che impegna CL in questi mesi, a seguito del decreto emanato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita. "Dovremmo essere capaci di riscrivere 'Il Senso Religioso' (uno dei libri più celebri di don Giussani), non più per non credenti ma per uomini indifferenti – ha detto fra l’altro il Vescovo, facendo un paragone tra la situazione di 40 anni fa e quella attuale - Con il crollo del muro di Berlino sono cadute le ideologie, ma non ci siamo accorti che sono caduti anche gli ideali. Viene avanti l’Uomo indifferente. Come spiegare il senso religioso all’Uomo inappetente e annoiato? Il Vangelo offre due possibilità – ha proseguito Monsignor Brambilla sulla base della lettura del Vangelo del giorno – La prima è la 'Fede esterna', che cerca la ragione della vita, la vita in pienezza, esemplificata da uno dei capi della sinagoga che supplicava Gesù di salvare la vita di sua figlia malata. La seconda è la 'Fede che tocca', esemplificata dalla donna affetta da emorragie, che ha toccato il mantello di Gesù trovando la guarigione miracolosa. È la Fede del bisogno – ha detto il Vescovo - la Fede che nasce dal bisogno". Tornando al tema della scelta della nuova guida per il Movimento, Monsignor Brambilla ha espresso una sua idea; sarebbe opportuno scegliere una persona che sappia fare il passaggio dal momento iniziale al momento istituzionale del Movimento. È un cammino avvenuto anche nel francescanesimo – ha aggiunto - con Francesco ancora vivente". Ad esprimere al Vescovo la gratitudine delle comunità cielline della Diocesi è stato il novarese don Franco Belloni, che ha sottolineato la generosità del Vescovo e il suo meraviglioso carisma che, ha detto, "ha scosso tutti noi". Quindi ha preannunciato le sue dimissioni da assistente della Fraternità di Comunione e Liberazione in Diocesi, "per favorire il rinnovamento – ha detto – dopo 30 anni di servizio". Al termine della Messa le comunità di CL della Diocesi hanno donato al Vescovo due sculture in legno di ulivo, realizzate dagli artigiani palestinesi: un Crocefisso e un San Giuseppe.
Mauro Zuccari


