ARONA 10-03-2022-- È un fiume quello che si è riversato nel centro di Arona, oltre mille studenti e studentesse del IIS Fermi che hanno sfilato in corteo per dire no alle guerre. Cartelli, bandiere e un messaggio forte: chiedere la pace per l’Ucraina e per il mondo.
La manifestazione è partita dai cancelli del Fermi alle 11.30 di oggi, 10 marzo, come atto finale di una mattinata di assemblea scolastica in cui i ragazzi si sono confrontati sull’attuale situazione di emergenze e sulle modalità per offrire accoglienza ai profughi oltre ai mezzi per aiutare i civili rimasti in Ucraina.
Il corteo ha sfilato per le vie del centro cittadino e si è poi radunato in piazza del popolo, il salotto buono della città, a pochi passi il palazzo che un tempo era la sede del governo cittadino aronese.
Qui sono state riportate le testimonianze di alcune donne ucraine che hanno ringraziato la solidarietà dimostrata dagli italiani e, in una voce sola con il loro presidente, Volodymyr Zelens'kyj, hanno chiesto la no fly zone per proteggere chi è rimasto in Ucraina.
Al microfono si sono avvicendati anche i rappresentanti degli studenti per ricordare che l’impegno dei ragazzi non si è concluso, anzi, si stanno organizzando per nuove iniziative legate alla gestione di questa crisi umanitaria.
Dal palco improvvisato anche le parole del sindaco di Arona, Federico Monti: “È impensabile che nel 2022 il diritto di vivere una vita normale sia un tema ancora da trattare - ha commentato laconico - È un orgoglio per me sapere che ci sono ragazzi così sensibili a un problema che è più grosso di noi”.
Dello stesso parere anche il dirigente dell’Istituto Giuseppe Amato: “A scegliere le guerre sono sempre i governanti ma a farne le spese sono i civili. Siamo qui per dire ai governanti che noi la pensiamo diversamente: tutto il Fermi ripudia la guerra e diciamo: pace, pace, pace”.
Intanto nella piazza partono spontanei cori per chiedere la pace e qualcuno usa lo smatphone per diffondere l’inno nazionale ucraino.


