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seve monti

STRESA - 01-05-2022 -- Al momento di concreto non c’è nulla, se non una volontà politica. Progetti, cifre e stanziamenti sono tutti da individuare ma, alla vigilia del primo anniversario del disastro del 23 maggio, qualcosa inizia a muoversi. Viene dall’asse leghista formato dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia e dal deputato aronese Alberto Gusmeroli il primo, concreto contributo per la ricostruzione della funivia del Mottarone. La nomina del professor Angelo Miglietta, economista dal rilevante curriculum, può sbloccare l’impasse che s’è venuto a creare dopo che, la scorsa estate, i sindaci di Stresa e di Baveno s’erano mossi, anche a Roma, per caldeggiare il progetto che avevano abbozzato con la collaborazione di Federfuni. Marcella Severino e Alessandro Monti il 20 luglio avevano incontrato il ministro dei Trasporti Enrico Giovannini e, pur incassando un no ai finanziamenti del Pnrr, erano stati spronati a sollecitare al parlamento un emendamento alla Finanziaria entro fine 2021. Tre giorni dopo i due amministratori avevano ufficializzato con una conferenza stampa (nella foto) le loro proposte: rifacimento dell’attuale impianto (20 milioni), prolungamento e discesa a Omegna (35-40) o funivia e trenino finale (70 milioni di solo trenino). Erano stati dati anche i tempi: a finanziamenti ottenuti (si presumeva fine 2021) 2 anni per progetti e autorizzazioni, 6-8 mesi per i lavori.

Da luglio in poi tutto è rimasto fermo. La finanziaria è stata approvata, nessun incarico per lo studio di fattibilità è stato affidato, né risulta ci siano stati incontri istituzionali. Il progetto Monti-Severino, che per ammissione degli stessi sarebbe dovuto partire subito o altrimenti non se ne sarebbe fatto nulla, è tramontato. La speranza degli operatori del Mottarone è che l’intervento del ministero del Turismo possa far ripartire la ricostruzione della funivia.

 


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