
LESA- 05-05-2022-- Dai banchi della minoranza di Lesa, e in particolare dal gruppo Voltiamo Pagina, arriva una proposta per unire il Vergante. Alla luce delle difficoltà economiche e amministrative che stanno affrontando i piccoli comuni, spesso divisi da ragioni di campanile o uniti in microscopiche Unioni territoriali il gruppo ha lanciato una proposta che arriva dal passato. “Per cinquecento anni i comuni della nostra zona hanno tenuto testa a una situazione ben più complessa di quella che si sta affrontando oggi. E l'hanno fatto unendosi nella Comunità del Vergante e dandosi regole che in quell'epoca erano rivoluzionarie. Forse dovremmo ricercare proprio in quelle radici e in quella struttura una risposta all'altezza dei tempi che stiamo vivendo”. Per questa ragione Del Plato ha presentato una mozione nella quale si impegna l'Amministrazione comunale di Lesa a promuovere l'unificazione amministrativa di tutto il Vergante.
Di seguito il testo della mozione:
“Premesso che già nel 1300 Meina, Lesa e il Vergante hanno Statuti Comunali e un processo di integrazione molto avanzato, tanto da avere un organo unico di governo: il Consiglio Generale del Vergante. Di questi ordinamenti è giunta fino a noi la versione approvata dall'arcivescovo Antonio da Saluzzo nel 1389, dalla quale si apprende che gli Statuti di Meina, Lesa e del Vergante contengono 146 norme di carattere amministrativo che servivano a regolare la società di allora da un punto di vista morale, amministrativo, economico e patrimoniale. Su tutto presiedeva, a fianco del podestà, nominato dall'arcivescovo, il Consiglio Generale del Vergante, composto da dodici consiglieri nominati dai consoli delle varie comunità. Tale strutturazione territoriale regge fino alla fine del '700 quando, quasi cinquecento anni dopo la sua nascita, la Comunità del Vergante si dissolve sotto l'incalzare delle armate napoleoniche e del nuovo ordine europeo.
Rilevando che la situazione attuale è caratterizzata da un’estrema incertezza sulle possibilità reali degli Enti Locali di sviluppare una programmazione corrispondente alle aspettative e alle esigenze dei propri amministrati. Per questa ragione, a prescindere dalle singole programmazioni comunali, il destino della nostra zona resta legato alla capacità delle diverse amministrazioni comunali di elaborare un processo di integrazione reciproca che può partire dai servizi e dalle esigenze immediate, ma non può non avere come obiettivo l’unificazione amministrativa del Vergante ben aldilà delle piccole unioni dei comuni. In fondo i nostri avi sono stati capaci di costruirla e tenerla in vita per quasi cinquecento anni e noi potremmo fare di meglio!
Per queste ragioni ai sensi dell'art. 42 del Regolamento del Consiglio Comunale propone la seguente mozione: il Consiglio comunale impegna il sindaco e la Giunta comunale ad assumere i provvedimenti necessari a favorire l'unificazione amministrativa dell'intero Vergante con la costruzione di una Comunità ampia, solida e capace di avere una struttura amministrativa, finanziaria, territoriale e organizzativa all'altezza delle nuove sfide della modernità”.


