VERBANIA - 17-07-2022 -- Sono cinque (su nove) i punti in cui il Lago Maggiore risulta fortemente inquinato. Non è positivo il bilancio dei campionamenti effettuati nei giorni scorsi dalla Goletta dei laghi, la campagna nazionale di Legambiente contro l’inquinamento delle acque che, annualmente, passa in rassegna mari e laghi italiani. Tra il Maggiore e il lago d’Orta l’imbarcazione dell’associazione ambientalista s’è soffermata in alcune zone e, dall’analisi dei campioni prelevati, sono emerse forti criticità, soprattutto nel basso lago, per la presenza di colibatteri da scarichi fognari. Nel Vco sono due i punti “sensibili”: la foce del fiume Toce a Verbania, e la spiaggia di corso Marconi sul lungolago di Stresa.
Scendendo nel Novarese, si confermano i problemi di Arona, sia per la foce del torrente Vevera, sia per la zona a lago a ridosso dello sfioratore del rio San Luigi. Non va meglio, infine, a Dormelletto, nel punto in cui il rio Arlasca si getta nel Verbano.
Promosse, al contrario, le altre località monitorate: le foci dei torrenti San Giovanni e San Bernardino, che a Verbania racchiudono la frazione Intra; la foce del torrente Selvaspessa di Baveno, arenile assai frequentato dai bagnanti, e la foce del torrente Erno a Lesa, anch’esso utilizzato come spiaggia.
Lo scopo della Goletta dei laghi non è sostituirsi alle verifiche periodiche effettuate dagli enti competenti, ma accertarsi dell’eventuale presenza di sversamenti fognari, soprattutto in zone critiche che vengono segnalate da enti e associazioni o dai cittadini tramite il servizio Sos Goletta.


