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ARONA  – 05-07-2017- Dopo non aver voluto discutere in aula consigliare il caso “Palladino” (esponente di Casa Pound che è stato invitato in città a parlare dei problemi della Siria) il sindaco Alberto Gusmeroli si affida a Facebook per far conoscere la sua opinione ed attaccare il Pd e l’Anpi che l’hanno contestato in Consiglio Comunale. Il sindaco ribadisce che “Palladino ha trattato della Siria come fotoreporter di guerra de “Il Giornale”. Poi aggiunge : “ Noi che non ne conoscevamo i trascorsi veniamo accusati di essere una giunta revisionista e a favore del fascismo. E ci hanno chiesto  di scusarci. In Consiglio Comunale,  vestiti di rosso e con bandiere rosse, si è presentato un gruppo di 25/30 persone del Pd, proveniente da tutta la provincia e dopo che la presidente del Consiglio Comunale  Monia Mazza ha rifiutato di trattare un ordine del giorno perché fuori regolamento, se ne sono andati gridando “vigliacchi, vigliacchi.” Il sindaco leghista attacca : “Certe scene non sono per nulla da persone democratiche, non accettiamo lezioni di democrazia o di antifascismo da chi arriva ad urlare epiteti in Consiglio comunale, anche perché prima di noi, quando amministravate voi (il Pd ndr), le giornate della memoria per gli eccidi agli ebrei, quella per gli eccidi degli italiani nelle foibe, il 25 aprile in parte non venivano nemmeno ricordate. Le scuse le dovreste presentare voi a me, alla Giunta, alla città per gli insulti in Consiglio Comunale.” Gusmeroli aggiunge: “Riteniamo che i bisogni della gente siano altri e non queste strumentalizzazioni politiche. Continueremo ad occuparci dei problemi della gente e della città, che è stata abbandonata negli anni dell’amministrazione del Pd dove la miopia politica ha imperato, la speculazione edilizia esplosa, l’inquinamento del lago era la regola. Quando con voi la Rocca era chiusa, il lido abbandonato e la Nautica fatiscente, e molto altro ancora di negativo, tutto ben più importante della strumentalizzazione politica che state facendo di un fatto inesistente. Ringrazio Carla Torelli che ha deciso di rimanere in aula dissociandosi dal comportamento del Pd che così democratico non si è di fatto dimostrato.” Subito sono giunte le reazioni dal direttivo Pd. Fausto Ferrara  ha replicato: “La verità è che Salvini oramai è alleato di Casa Pound e quindi il sindaco ha dovuto dire sì ad azioni revisioniste .” Alessandro Buscaglia: “  Prima convocano il consiglio in piazza, poi si spaventano e si nascondono in aula magna. Non contenti impediscono addirittura la discussione in aula. Questa la realtà del confronto democratico.” (M.R.)

 

 

 

 

 

 

 

 

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