ARONA-13-08-2017- Volontario rimbrotta
un'automobilista, che scrive una lettera aperta al sindaco Alberto Gusmeroli senza però ottenere risposta. E' ancora arrabbiato M.R., dopo l'episodio avvenuto la scorsa settimana, quando ad Arona si svolgeva “Arona Man Triathlon”. Spiega nella sua lettera: “ Alle ore 11.00 su indicazione dell’assessore Monti mi presentavo con la mia auto al varco di accesso posto di fronte al cantiere NLM. Venivo accolto da un energumeno in divisa che mi invitava a passare velocemente apostrofandomi urlando, senza considerare il rischio di indurmi a provocare incidenti date le numerose persone presenti. Il tutto rafforzato da pugni sulla mia auto. Mi fermavo indignato chiedendo spiegazioni per un comportamento palesemente violento, prepotente e non legittimato in alcun modo. A nulla valevano le rimostranze indignate di molte persone tra cui si distingueva un giovane padre con bambino in braccio, che mi sosteneva nella protesta. Lo “sceriffo” sorrideva ironico rifiutandosi di identificarsi e reiterando arrogantemente di “non rompere e andar via”. “ L'automobilista vuole soddisfazione:” Ritengo gli organizzatori dell’evento podistico responsabili dell’accaduto, quantomeno perché da loro dipende il reclutamento di addetti che si comportano come descritto. Come si giustifica la mancanza di una targhetta di riconoscimento dei personaggi addetti a questa ed altre manifestazioni ? Quali provvedimenti l’amministrazione intende prendere nei confronti dell’anonimo “sceriffo”, come giustifica l’assenza di pubblici ufficiali (vigili) cui il cittadino vittima di soprusi possa rivolgersi. Ovvero ciò che è normale in importanti città di avanzata civiltà come Londra e New York, a me ben note fin dai primissimi anni ’70 e che qualcuno scopre recentemente (riferimento ai recenti viaggi del sindaco ndr). Evidentemente solo in minima parte.” M.R. spiega :” Ho scritto al sindaco, al suo vice Monti e ho parlato con l'assessore Peverelli, ma non ho ricevuto nessuna risposta se non un generico “faremo sapere”. Mi sembra che questo non sia un comportamento consono per una città che vuole accogliere i turisti. Ho a disposizione anche testimonianze e fotografie dello “sceriffo”.
Maurizio Robberto