ARONA – 09-09-2017- La giunta leghista si trasforma in impresario teatrale e cerca privati professionisti che organizzino una rassegna musicale: con canzoni napoletane. Nel menù che l’Amministrazione vuole proporre ai cittadini però stavolta non c’è il Nabucco con il Va Pensiero tanto caro al Carroccio, come si era effettuato in passato (non senza polemiche), ma un Concerto di Capodanno (come a Vienna e Venezia) ed una serata di canzoni napoletane. Le tre rappresentazioni partono dalla Carmen di Bizet che il Comune di Arona vorrebbe tenere al Palacongressi l’11 o 25 novembre. La novità è il Concerto di Capodanno. In passato il Comune organizzava un concerto di Natale nella settimana precedente la festività, ma Capodanno era sempre rimasto fuori dai programmi con i soli auguri di Capodanno della Cri in piazza. L’idea della giunta Gusmeroli è di organizzare per il pomeriggio del primo gennaio 2018 (inizio ore 17), approfittando comunque del giorno festivo, un “Gran Concerto di Capodanno” con musiche di Johan Strauss, sul modello del famoso concerto di Capodanno che viene trasmesso oggi anno dalla Rai che si tiene a Vienna concludendosi con la celebre “Marcia di Radetzky”. Il 3 febbraio, sempre al palacongressi, invece il Comune intende organizzare una serata dedicata alla Canzone Napoletana. Una novità assoluta per la giunta leghista. L’ultimo episodio, che si rivelò peraltro un flop, fu organizzato dall’amministrazione Catapano con l’assessore Antonello De Stefano che portò in città l’attore e cantautore partenopeo Enzo De Caro. Il Comune mette a disposizione per l’intera manifestazione circa 25.000 euro e le domande si presentano in Comune all’Ufficio Cultura. Intanto l’Arco di Palmira, che rimarrà in città fino al 30 settembre, terrà a battesimo il rinnovo dei Patti di Gemellaggio con le città “sorelle” di Huy (Belgio) e Arona de Tenerife (Spagna) con la partecipazione di una delegazione dei gemelli di Compiègne di Francia. L’appuntamento è per venerdì 15 settembre (alle 10) sotto l’Arco in 3D in piazza San Graziano. (M.R.)