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ARONA -27-10-2017-  Sono aumentati gli

aiuti del Comune per arginare la crisi economica. L'assessore ai servizi sociali, Marina Grassani, ha fornito i numeri del Comune di Arona e di quelli dei centri convenzionati limitrofi (Dormelletto, Oleggio Castello, Paruzzaro, Colazza, Nebbiuno, Massino e Pisano) che dimostrano come, dal 2009 al 2016, la crisi abbia aumentato le persone in difficoltà:148 i nuclei famigliari assistiti nel 2009, mentre nel 2016 sono diventati 424. "Abbiamo avuto un boom di affidi famigliari: erano 4 nel 2009 ora sono  saliti  a 18. I nuclei famigliari di anziani assistiti sono passati da 8 a 33, molto alta l'assistenza economica per i minori (da 14 a 47 soggetti). I nuclei famigliari che vengono quotidianamente assistiti per varie necessità (bollette, canonini affitti, rette) erano 59 nel 2009 ora sono 123. Abbiamo dato una mano anche a famiglie che non ce la facevano neppure a pagare le pigioni delle Case popolari dell'Atc". Altri numeri sono legati ai minori e ai disabili:"Gli aiuti per chi non ce la fa a pagare le rette dell'asilo nido- prosegue Grassani - sono aumentati. Gli assegni di cura per disabili sono ora 19. Le famiglie invece che usufruiscono, a vario titolo, di ticket sociali sono decuplicate: 109 nel 2016, contro le 12 nel 2009. Un impegno concreto e fattibile di tutti i servizi sociali, soldi ben spesi per cercare di non lasciare nessuno senza una casa, senza una prospettiva per un futuro migliore".  E l'offerta nel 2018 riguarderà anche i disabili che un futuro, prima o poi, lo dovranno affrontare senza i loro genitori. Ad annunciarlo è il sindaco di Arona Alberto Gusmeroli che, in un recente incontro tenutosi in Comune, ha illustrato le prospettive di realizzazione sul territorio di Arona di un progetto di autonomia e di “Dopo di Noi” da creare entro il 2018 negli appartamenti di proprietà comunale di via XX Settembre, dove fino a poco tempo fa vi erano le aule della scuola dell'Enaip, ora trasferitasi nella vicina ex Pretura. Giovanni Vesco, dirigente dei Servizi sociali: " Pensiamo di realizzarlo nell'appartamento di 200 metri quadri di via XX Settembre che puo' ospitare un modulo di cinque posti. Prima diventerà un "Durante Noi" con i disabili che impareranno poco per volta a diventare autonomi con l'aiuto di un educatore. La proposta di crearlo in casa di riposo era onerosissima". (M.R)

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