ARONA 06-11-2017 - Con la deposizione
della corona ai piedi del monumento ai Caduti in Piazza De Filippi, si sono aperte le celebrazioni per la giornata dell'Unità nazionale e delle Forze Armate, anticipata a venerdì 3 novembre per coinvolgere gli alunni delle scuole con interventi diretti volti a sensibilizzarli sull’argomento. Il sindaco Alberto Gusmeroli, alla presenza delle rappresentanze delle Forze Armate, delle maestranze e delle associazioni cittadine, ha proposto agli studenti dell’Enaip riunitisi sulla piazza una riflessione oltre che sull’evento bellico in sé e sul ruolo delle Forze Armate, oggi sempre più impegnate nel sostegno della pace e della giustizia internazionale, anche sull’importante valore del rispetto: “Requisito imprescindibile per una convivenza democratica, coesa e in continua crescita”. Dopo l’intervento del parroco don Claudio Leonardi che ha richiamato le parole della preghiera che Papa Francesco ha rivolto ai caduti americani durante la visita nei giorni scorsi al memoriale di Nettuno, ha preso la parola il capitano dei Carabinieri Andrea Ceron per riattualizzare il concetto di amor di patria che ha consegnato al martirio migliaia di giovani durante la Grande Guerra: “Oggi questo sentimento deve spronare a essere buoni cittadini e ad aver rispetto tanto della comunità quanto delle istituzioni”. La cerimonia è poi proseguita nella palestra dell’Istituto comprensivo Giovanni XXIII, dove introdotto dalla dirigente scolastica Gabriella Rech che ha proposto una riflessione sulla classe d’acciaio e sull’importanza “di non dividere ciò che essa ha contribuito a unire”, il sindaco è tornato a rivolgersi ai ragazzi richiamandone l’attenzione sul messaggio di speranza che scaturisce anche e comunque dai fatti bellici: “Proprio dalla Grande Guerra nacque la prima cellula per la diffusione della pace. Fu, infatti, nel 1919 che fu fondata la Società delle Nazioni, primo organismo internazionale per la pace. Abbiate quindi sempre un pensiero di pace e rispetto, solo così potrete evitare il ripetersi della storia”. Infine ragazzi del coro della scuola, diretti dal professor Romano Longoni e accompagnati dal Maestro Marino Mora, hanno eseguito l’inno nazionale e alcuni famosi brani che ricordano il primo conflitto mondiale tra cui la Leggenda del Piave e il Signore delle cime, sottolineando l’approfondimento proposto dal professor Angelo Francesco Natale che ha ricordato agli alunni il sacrificio dei 600.000 caduti italiani le cui vite furono spezzate a difesa della patria: “Questa commemorazione v’insegni il rispetto, in ricordo di chi ha combattuto, e possiate sempre mostrare il vostro più sincero apprezzamento per il dono della patria e della libertà che vi hanno consegnato”. (A.M.)