ARONA - 19-11-2017 - Il liceo Fermi ” bolllato”
da Vittorio Sgarbi su un post su you tube e l’insegnante di storia dell’arte insultata dal critico non ci stanno. E il critico d’arte potrebbe incassare un’altra querela. La docente attaccata ha spiegato sui mass media locali:”Non ho mai fatto alcun commento dando dell’incompetente a Sgarbi. Abbiamo parlato in classe di una possibile visita, ma la scelta è caduta su di una altra mostra più pertinente al programma”. Gli alunni confermano e le hanno inviato una lettera di solidarietà dopo gli attacchi scomposti subiti. La visione del video è definita “sconcertante soprattutto per gli appellativi usati nei confronti della docente. Siamo orgogliosi di essere suoi alunni.” Intanto l’insegnante sta meditando di sporgere luna querela per diffamazione nei confronti del critico d’arte. Marina Verzoletto, dirigente della scuola, ha commentato:”E’ avvilente pensare che una persona che ha capacità mediatica come Sgarbi possa infierire su chi non puo’ difendersi e lo faccia senza prima informarsi sulla verità dei fatti”. Anche un’altra insegnante di storia dell’arte del liceo è uscita allo scoperto. “Spero di non essere considerata imbecille solo perché non ho dato la priorità alla mostra allestita al castello di Novara. Esprimo la mia solidarietà alla collega, sono sicura che la scelta non sia stata condizionata da alcuna opinione politica su chi l'ha allestita. Ammiro il professor Sgarbi per la sua competenza e per la sua capacità di comunicare la passione per l'arte. Se dipendesse da me andrei a vedere tutte le mostre in programma, farei lezione di arte davanti alle opere esposte e non solo commentando i testi e le illustrazioni dei libri. Tutte le mostre sono degne di essere visitate, concordo, ma noi insegnanti dobbiamo fare i conti i pochi giorni messi a disposizione per le uscite didattiche, compatibilmente con gli impegni scolastici, in linea con la programmazione di tutte le materie scolastiche. Anche per le mie classi sono state scelte altre mete, da Villa Panza a Varese, all'abbazia di Viboldone, al Mudec…..". Marina Grassani, assessore del Comune di Arona e membro della Consulta Femminile, condanna le parole di Sgarbi:” Conosco Sgarbi ed i suoi modi coloriti, il video è sopra le righe. Auspico un chiarimento e scuse laddove opportune. Personalmente ritengo che la violenza verbale sia inaccettabile come la violenza fisca". (M.R)