ARONA – 23-05-2018- "Era una manifestazione organizzata
ed un raduno di parkour in città, non siamo vandali": così l’associazione Spingwave Arona, che con un comunicato ha fatto luce su un episodio avvenuto domenica. Un gruppo di giovani avevano infatti effettuato delle evoluzioni tra e sulle statue del presepe di Piazza San Graziano suscitando le rimostranze di alcuni cittadini. Scrive Giorgio Ferrè, responsabile dell’associazione: "ParkourWave organizza eventi e corsi, ha sede a Bergamo ma svolge attività, classi e corsi anche su Arona e Padova e altre province (Verona, Varese). L’evento ha avuto durata di una giornata, con diversi spostamenti e sessioni di allenamento, con un numero di partecipanti di circa 80 ragazze e ragazzi, con età dai 12 a oltre 40 anni. In nessuna maniera rappresenta una gara o una competizione. Sono state riportate alcune segnalazioni riguardo alcuni atteggiamenti ritenuti “non idonei” durante l’allenamento in Piazza San Graziano (in particolare riguardo alle sculture che rappresentano la Natività)". Spiega: "I ragazzi che partecipavano all’evento, nel momento dell’episodio era presente un gruppo di Padova, non erano a conoscenza e non hanno valutato correttamente il valore delle statue suddette, anche perché nessun particolare segnale della loro valenza è presente in loco. Ciò nonostante appena la cosa è stata contestata, si sono subito scusati e hanno prontamente identificato la zona come “off limits”, per loro e per tutti gli altri partecipanti. Nessun danno materiale è stato riportato, in caso contrario saremmo stati prontamente disponibili a ripagare quanto danneggiato. Alla richiesta delle Autorità di spostarci dall’intera piazza nessuna dimostranza o contestazione è stata avanzata. Ci scusiamo con chiunque abbia sentito urtato la propria sensibilità: è stata una leggerezza che purtroppo può capitare in un evento di questa dimensione dove è impossibile controllare personalmente ogni partecipante". Poi precisa: "Abbiamo progettato e realizzato insieme all’Amministrazione comunale un “percorso vita”, lungo la pista ciclabile per fornire la possibilità di uno stile di vita sano e attivo gratuitamente a tutta la popolazione e non solo. E’ con rammarico che capiamo di avere l’attenzione, diremmo i riflettori puntati addosso, solo nel momento di un episodio poco piacevole. Se l’Amministrazione lo ritenesse necessario o semplicemente piacevole, ci mettiamo a disposizione per un allenamento gratuito e un momento di confronto , aperto a tutti e a tutte, praticanti e non, per dimostrare con la pratica cosa sia il parkour e come possa essere felicemente e rispettosamente integrato nel nostro tessuto urbano. Vorremmo contemporaneamente ringraziare la stragrande maggioranza della cittadinanza e passanti che ci ha “ospitato” e incitato durante tutto il raduno". (M.R)