ARONA - 19-02-2019 - Un bilancio
fra luci e ombre, quello fatto nel corso dell'assemblea annuale dei soci dell'Avis di Arona, svoltosi venerdì, 15 febbraio. "Nelle 69 giornate di prelievo sono state raccolte 2.271 sacche di sangue intero, contro le 2.342 dello scorso anno, con un decremento pari a un -%, alle quali aggiungere 8 donazioni presso altre sedi e 15 plasmaferesi", ha spiegato il presidente Cesare Moriggia nel relazionare il bilancio sociale del sodalizio aronese. Le ragioni del calo sono differenti, ma a incidere in modo significativo sono quanti non rispondono più alle chiamate: per questo, dopo due anni dall'ultima donazione, come da statuto, perdono la qualifica di socio. Hanno inciso anche le nuove e più rigide disposizioni in materia di viaggi all’estero. "Chi per motivi di lavoro o turismo si trova a viaggiare non può donare più ogni tre mesi e questo comporta la possibilità di farlo solo 1 o 2 volte l’anno per far quadrare il periodo di sospensione con i giorni di permanenza in Italia –sottolinea Moriggia - Colpisce, che il mese di dicembre sia il più “scarso” in assoluto, con ben 28 sacche in meno raccolte rispetto alle ferie di agosto. Nonostante quest’anno abbiamo introdotto la novità del vaccino anti influenzale gratuito per i soci, somministrato con una prassi semplice quale quella di presentarsi dal proprio medico curante muniti del tesserino Avis in corso di validità. Nonostante ciò, l’epidemia influenzale ci ha comunque penalizzati". Per il presidente Moriggia un prassi positiva potrebbe arrivare dall’organizzazione delle giornate di prelievo “selettive” su prenotazione, un passo importante che permetterebbe una costante raccolta di sacche e minori tempi di attesa per il donatore. Calano anche le donazioni di nuovi iscritti, 73 quelli del 2018, ovvero il 3,2 % del totale. "L’Avis Arona dal 1993 al 2011 ha raggiunto livelli impensabili in fatto di numero di donazione. In quel lungo periodo - ha ricordato l’ex presidente Mario Brovelli, oggi vice presidente insieme a Gianluca Del Re - ogni anno aumentavamo, e di molto. Poi dal 2009 la situazione economica e sociale in Italia è cambiata. Ma non c’è nulla di impossibile, se continueremo a lavorare con serietà, impegno come fatto fino ad oggi e i risultati torneranno ad essere positivi". L’augurio per il 2019 è quello di aumentare il numero complessivo dei soci, "arruolare sempre più iscritti e convincerli di quanto sia importante la loro “fidelizzazione”, cioè donare ogni qualvolta sia loro consentito" ha aggiunto Moriggia, facendo anche un appello ai giovani ad unirsi alla grande famiglia avisina. . Numeri a parte Avis Arona, da sempre è presente a favore delle associazione locali e di volontariato. Da ricordare la cena benefica a favore della sezione Avis di Pieve Torina o il sostegno alla rete “Nondisolopane”, per citarne alcune. Intensa l’attività promozionale, con l’apice nelle due serate di “Avis in Rocck” che ha confermato le capacità organizzative del Gruppo Giovani impegnato nel corso dell’anno quale testimonial di sensibilizzazione in tante manifestazioni ed eventi, dalla “Cena con delitto” all’importanza della donazione del sangue veicolata nelle scuole, ricordati nella relazione di Federico Brambilla, presidente del Gruppo Giovani.