
VARALLO POMBIA - 10-03-2020 -- Da quando il Coronavirus
ha fatto il suo ingresso in Italia alla sua immediata rapidissima diffusione, da ogni mezzo di comunicazione ogni giorno riceviamo consigli, opinioni, pareri più o meno autorevoli ed attendibili. "Con la propagazione dei contagi in Lombardia ed in Piemonte ci è sembrato opportuno convocare l’Unita di Crisi comunale, confrontandoci anche con i medici di base, e fare il punto della situazione – ha affermato il sindaco di Varallo Pombia, Alberto Pilone. L’informazione è la base della prevenzione. Con l’intento di divulgare il più possibile direttive emanate dal Ministero della Salute – prosegue – abbiamo stilato un manifesto contente le buone norme di igiene e prevenzione emanate dal Ministero della Salute ed i recapiti telefonici regionali da contattare per informazioni o in caso di sospetto contagio. In questi giorni la Protezione Civile distribuirà a tutte le famiglie un pieghevole che illustra in maniera semplice e chiara cos’è il Coronavirus e come evitarlo". Prezioso il lavoro dei medici di famiglia in questo momento di particolare attenzione soprattutto verso i soggetti a rischio per patologie e le persone anziane. “Purtroppo ci sentiamo abbandonati dall’ASL: ad oggi non ci sono stati forniti i dispositivi di protezione individuale tanto promessi. Ci siamo organizzati in autonomia limitando gli accessi agli ambulatori, eliminando i posti a sedere per garantire la distanza minima di un metro, ma mascherine e tute nonostante i solleciti non sono mai arrivati”, – sottolineano i medici operanti nel nostro territorio – “Il lavoro dell’Unita di Crisi continua, ci stiamo organizzando per sopperire alle richieste della Prefettura, al momento non ci sono situazioni che destano attenzione, proseguiamo con la capillare attività di informazione utilizzando anche i mezzi social che abbiamo a disposizione”. E speriamo che questo brutto periodo passi in fretta.


