
LAOS- 15-02-2020-- Sta bene, ma vorrebbe rientrare
in Italia dopo quasi un mese trascorso in un paesino a 40 chilometri dalla capitale della Nigeria, Lagos. Silvio Arcari, architetto originario di Domodossola e da tempo residente ad Omegna, giunto il 24 febbraio per preparare il depliand e gli showroom di una ditta che produce sanitari, è bloccato a Sagamo, paese a 40 chilometri di strada africana dalla capitale, in un albergo sorvegliato da guardie armate: “Sono chiuso in una camera d'albergo con le inferriate aspettando che il tempo passi- spiega- e non ho più a disposizione l'auto con autista con la guardia del corpo. Qui uscire è pericoloso per tanti motivi, non sono a Lagos città, sono vicino alla fabbrica, a Sagamo. Ci sono 40 chilometri di distanza e ci vogliono due o tre ore per arrivare in capitale. Al sabato a volte ci vado per mangiare una volta bene, o per fare shopping. Sagamo è un paesino pericoloso, qui sono l'unico italiano, gli altri connazionali sono in una fabbrica di pannolini a circa 100 chilometri, loro stanno montando i macchinari. Io stavo disegnando due shworoom per i nuovi prodotti ed il rendering per il catalogo, questa azienda produce sanitari.
Sono arrivato il 24 di febbraio e dovevo partire il 10 marzo, ho già perso 4 voli, spero forse lunedì sera di riuscire a partire, solo che è un volo per Istanbul, dove devo fare 14 giorni di quarantena e poi, visti i voli annullati, partire per Parigi, probabilmente a quell'epoca per altri 14 di quarantena.
O nigeriani sono gioviali e carini, non ho nessun problema particolare, anche negli uffici se ho bisogno sono tutti pronti, il problema è la in aeroporto. Dopo che è uscita questa storia ho scritto ai politici, ai media, alla Farnesina ed all'ambasciata, dove mi hanno risposto che dovevo avere solo forza e coraggio. Gli unici che si sono fatti sentite solo i media locali, la stampa e voi, non ho avuto contatti con altri. Adesso devo decidere cosa fare, se andare in aeroporto ed andare ad Instambul. Non pretendo che mi vengano a prendere, ma mi piacerebbe che mi diano un permesso per passare".


