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alberto gusmeroli

ARONA - 17-03-2020 -- Il sindaco di Arona, Alberto Gusmeroli,

ha fatto il punto della situazione sulla disponibilità di mascherine, con un lungo post su Facebook.  "A chi mi chiede perché Arona, e quindi gli altri 8000 comuni d’Italia non distribuiscono le mascherine a tutti i cittadini, fornisco la seguente informazione. Esistono tre tipi di mascherine : FFP1 comunemente dette anti polvere, efficacia filtrante 78%, insufficienti per coronavirus; FFP2 FFP3, efficacia filtrante 92-98%, adatte a medici e personale sanitario per proteggersi da virus;  chirurgiche: servono a evitare che i malati diffondano il contagio; monouso con valvola: non evitano che i malati diffondano il contagio ma possono avere efficacia in entrata".


Ha poi sottolineato che "in questo momento non ci sono sufficienti mascherine per chi è “al fronte”, in prima linea, parliamo di:Croce Rossa, Protezione civile, personale sanitario, medici di famiglia, carabinieri, vigili...Proprio i medici di famiglia da giorni operano spesso senza protezione.  Noi ad Arona, chiedendo a tutte le nostre aziende che conosciamo, ne abbiamo recuperate, regalateci, circa 2500, di cui circa un migliaio lavabili più volte, e abbiamo deciso di distribuirle a tutte le persone che ogni giorno rischiano la vita, tra cui: dipendenti delle Poste, dipendenti e cassiere dei supermercati di Arona, due di Lesa e Novara, che le hanno richieste, Carabinieri di Arona e Borgo Ticino, Croce Rossa, Vigili urbani, dipendenti Comunali, volontari delle consegne domiciliari, personale del centro prelievi di Arona, casa di cura e clinica San Carlo. Responsabilmente poi,
ne abbiamo consegnate, a pacchi di 10 lavabili, destinate a persone in prima linea, ai tre comuni limitrofi Oleggio Castello, Dormelletto e Meina.  Ne abbiamo distribuite, a pacchi di 10-15-20, in base alla grandezza, a 38 Comuni in provincia di Novara e Vco partendo da Arona a raggera, sempre destinate a gente “in prima linea”. Purtroppo mancano ancora per molte caserme dei Carabinieri, Croce Rossa e protezione civile, sempre in sofferenza, e per altri comuni, così come è in sofferenza la stessa ASL. Delle mascherine del tipo FFP2 e FFP3, nemmeno l'ombra.
Ieri, sempre per aiutare chi è in prima linea, abbiamo lanciato l’appello a sarte e sarti in modo da realizzarne di lavabili anche se siamo consci che siano palliativi".

Ancora: "Ovviamente abbiamo contattato le diverse ditte che producono mascherine le quali hanno l’obbligo di darle, man mano che le producono, con priorità assoluta a Croce Rossa, Protezione civile e a chi è in prima linea per servizi essenziali. Abbiamo anche sentito una ditta per valutare l’acquisto di 14.000 mascherine al giorno da dare a tutti i cittadini (anche se l’Organizzazione mondiale della Sanità lo sconsiglia) e tra l’altro si scontra con la necessità di stare a casa.  Ci hanno giustamente risposto che per ora, mancando a tutte le categorie a rischio, devono fornirle solo a loro e i numeri di questa portata al giorno sono attualmente impossibili da soddisfare, pertanto sarebbero sottratte a categorie oggi sprovviste che ne hanno bisogno. Quindi noi continueremo a monitorare la possibilità di acquisto, sperando che le categorie a rischio attualmente sprovviste vengano munite, e solo successivamente procederemo ad un eventuale acquisto.  Intanto andiamo avanti con questa “campagna di solidarietà” con sarte e sarti e certamente pian piano aiuteremo tutti.  Già questa mattina ne arrivano altre che distribuiremo sempre per ora a categorie in prima linea di tutto il territorio di Novara e VCO."

 

 

 

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