
NOVARESE - 30-04-2020 -- Con lo stop al
mondo della ristorazione, non solo le cantine, ma anche gli agriturismi sentono particolarmente la crisi, tanto che in Piemonte il vitivinicolo sta già registrando danni dal 70 all’80% e il comparto agrituristico ha toccato anche il 100% tra ristorazione e ospitalità bloccate. E' l'allarme lanciato da Coldiretti.
“Vogliamo ricordare che gli agriturismi, avendo ampi spazi all’aperto e un numero di coperti limitato, sono luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza. In attesa della riapertura sono diverse le strutture che si sono attrezzate per cucinare e portare a domicilio i pasti, offrendo la possibilità ai consumatori di gustare comunque i piatti del territorio, oppure effettuano la consegna a domicilio dei propri prodotti – affermano Sara Baudo presidente di Coldiretti Novara Vco e Paolo Dellarole, presidente di Coldiretti Vercelli - Biella -. Per il vino, a livello nazionale Coldiretti è impegnata nella campagna #iobevoitaliano per promuovere gli acquisti, ma serve anche sostenere con massicci investimenti pubblici e privati la ripresa delle esportazioni con un piano straordinario di comunicazione sul vino che rappresenta, da sempre, all’estero un elemento di traino per l’intero Made in Italy, alimentare e non. Occorre trovare risorse aggiuntive comunitarie e nazionali per finanziare ogni utile strumento per la riduzione delle giacenze e per il contenimento della produzione di vino proveniente dalla prossima vendemmia. Tutte misure urgenti per sostenere un comparto che in Piemonte conta numeri importanti: una produzione di 2,5 milioni di ettolitri, detiene una superficie vitata che supera i 43 mila ettari e conta circa 14 mila imprese e che ha portato le nostre province ad essere conosciute anche all’estero per la grande qualità dei nostri vini”.


