
DIVIGNANO -08-05-2020 -- Prosegue a pieni
e alti ritmi la marcia di Gianluca Bacchetta, sindaco di Divignano (Novara) che il 1’ di maggio è partito a piedi verso Roma. Ieri sera dopo 120 km in bicicletta si è fermato a Grosseto, dopo una giornata intensa non solo per la distanza ma anche scandita da un’intensa agenda di appuntamenti con i sindaci delle principali città che ha superato ma anche con le trasmissioni televisive al quale ha rilasciato interviste, l’ultima della giornata quella a Diritto e Rovescio su Rete4. La sveglia di questa mattina è stata punitiva per Bacchetta, alle 4 è partito da Grosseto in direzione Tarquinia poi Viterbo dove il sindaco della città lo attende con ansia per fargli firmare la pietra ‘peperino’ per sigillare il suo passaggio e la sua missione nel borgo più antico d’Europa.
Il suo gesto lo spiega con queste parole : "Erano 54 notti che non dormivo pensando ai concittadini che mi chiamavano in difficoltà, io stesso non sapevo e ancora oggi non so cosa fare con il mio locale. Si può dire che ho ricominciato a dormire dal primo maggio, quando sono partito".
Gianluca Bacchetta, primo cittadino di Divignano è meglio conosciuto nel suo comune come ‘Gilu’, ha 51 anni ed è  proprietario della birreria Edelstube di Pombia. Il 1’ di maggio si è messo zaino in spalla, pieno di mascherine e guanti, fascia tricolore al petto ed è partito a piedi per la volta di Roma per consegnare al Premier Conte i 600 euro che il governo sta consegnando per tamponare l’emergenza, che secondo lui servono a ben poco, e per per parlare delle difficoltà che stanno incontrando in questo periodo i piccoli comuni i suoi abitanti  poco più di 1400 e le attività commerciali.
Da casa ad organizzargli i pernottamenti e le interviste, Enrica e Andrea, come li chiama lui i “suoi angeli” insieme al suo assesore Filippo Pianta che coordina gli incontri con le istituzioni e il percorso del giorno, da giorni più veloce grazie alle generose donazioni da parte del titolare di Dottorbike di Boffalora, che gli ha donato una bicicletta e del signor Antonio di Villafranca titolare di Due Ruote che gli ha consegnato una bicicletta elettrica per agevolare la sua impresa.
Per giustificare lo spostamento durante il blocco generale ha portato con sé una birra. "Se mi fermano dirò che un mio cliente a Roma mi ha ordinato una birra e siccome è consentito l’asporto questa è la mia consegna a domicilio". Bacchetta, non vuole che la sua sia una manifestazione di protesta ma una provocazione : "Voglio richiamare l’attenzione su quei comuni che sono già da tempo in un mare di difficoltà e che la parola pandemia non sapevano nemmeno che esistesse".
Marianna Morandi






