
NOVARA - 31-05-2020 -- Dopo l'operazione del Noe dei giorni scorsi, l'associazione La Torre-Mattarella ha diffuso una nota sul coinvolgimento del Novarese (S. Pietro Mosezzo, Momo, Romentino e Caltignaga) a firma del presidente Roberto Leggero.
"L'associazione prende atto della notizia con raccapriccio, pensando a quanto il nostro territorio abbia già dovuto subire in termini di inquinamento, smaltimento illecito di rifiuti, devastazione delle campagne, a cominciare proprio da Romentino - si legge nella nota - Nella speranza che l'opera meritoria della magistratura e delle forze dell'ordine non vada perduta, l'Associazione ricorda che dietro tali traffici illeciti spesso, per non dire sempre, si nascondono gli interessi delle mafie. Riteniamo fondamentale ripensare la filiera dei rifiuti. Stante il fatto che occorre diminuire drasticamente la quantità di rifiuti prodotta, dovrebbero essere le amministrazioni pubbliche attraverso delle società a gestione completamente pubblica a farsi carico di tutte le fasi di trasporto e di smaltimento dei rifiuti.  Finché le mafie non saranno completamente estromesse dal settore l'unica risposta è l'azione dello Stato: non appare possibile affidarsi alla concorrenza e al libero mercato, finché il settore sarà pesantemente colonizzato dalla criminalità organizzata e dalle mafie, perché è ormai dimostrato che il sistema, così com'è strutturato oggi non può funzionare. La protezione del territorio e dell'ambiente è prioritaria e ogni crimine contro l'ambiente deve essere trattato con la severità che merita".
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