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orta isola

NOVARA – 09-06-2020 - “Il 2019 è stato

un anno più che positivo per i flussi turistici e nei primi tre mesi del 2020 questo trend è stato mantenuto, se non addirittura superato. Poi è subentrata l’emergenza dovuta alla pandemia e, come ovvio, si è presentata una brusca battuta d’arresto. Con la fine del lockdown cominciamo a intravedere una luce in fondo al tunnel, ma il lavoro da fare per rilanciare il nostro territorio è davvero notevole”. E’ la premessa del consigliere delegato al Turismo e Marketing territoriale della Provincia di Novara, Ivan De Grandis, in occasione della presentazione dei dati riguardanti i flussi turistici dello scorso anno, “dati – precisa il consigliere – che non sono ancora stati vidimati da parte della Regione in quanto l’Istat non ha ancora trasmesso i propri, ma che non si discosteranno sicuramente da quelli finali. Da rilevare, all’interno delle macroaree del lago d’Orta, del lago Maggiore e del bacino turistico dell’Agenzia turistica locale della Provincia di Novara, la complessiva capacità di offerta in termini di posti letto, pari a 18.311 all’interno di 374 esercizi, al quale appartengono 106 strutture alberghiere per 6.396 posti letto. Parliamo di alberghi che per la maggior parte sono a 3 e 4 stelle, e quindi qualitativamente molto qualificati. Le strutture extra-alberghiere, le più presenti delle quali sono i bed& breakfast, sono 268 per 11.915 posti letto. A ciò si aggiungono, dal mese di ottobre, 229 locazioni turistiche per 1.007 posti letto”.

Lo scorso anno, all’interno delle strutture del Novarese e soprattutto nei mesi estivi, sono stati registrati 282.735 arrivi e 615.980 presenze di turisti italiani, la maggior parte dei quali provenienti da Piemonte e Lombardia, e 220.141 arrivi e 655.664 presenze di turisti stranieri, soprattutto per i Paesi europei da Germania, Francia, Svizzera, Paesi Bassi e Regno Unito e per i Paesi extra-europei da Stati Uniti, Brasile, Corea del Sud, Cina e Israele. “ Questi dati – rimarca il consigliere - testimoniano l’attrattiva e l’apprezzamento del nostro territorio, soprattutto per quanto riguarda il Bacino dell’Atl, che ha conosciuto un incremento del 7% rispetto al 2018 contro una leggera flessione del lago d’Orta e una sostanziale tenuta del lago Maggiore”

Guardando al futuro, il consigliere osserva che “nei giorni scorsi abbiamo assistito a qualche timido segnale di ripresa: i laghi in particolare – ha detto in proposito – sono già ritornati a essere meta delle consuete gite del week-end soprattutto da parte di novaresi e lombardi e ci auguriamo che a questo segmento strettamente locale si aggiunga anche quello di turisti provenienti da altre regioni e, con la riapertura delle frontiere da parte del nostro Paese, anche quello degli stranieri. Purtroppo gli operatori del settore devono però fare il conto con una stagione turistica che è stata gravemente danneggiata: numerose, infatti, sono le attività che hanno scelto di non riaprire per quest’anno. Il  turismo  rappresenta una  risorsa  importante per l’economia locale. Da tempo chiediamo che gli operatori di ogni singola realtà vengano sostenuti”.

 

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