
ROMA- 27-10-2020-- Basta alla chiusura degli sportelli bancari nei comuni montani,
questo afferma senza mezzi termini il presidente di Uncem, Unione Nazionale Comuni e Comunità Montane, Marco Bussone. Una situazione che ha attirato l'attenzione negli anni passati e che con la pandemia sta continuando, rendendo ancora più difficile la vita dei piccoli comuni. "Ho ricevuto nei giorni scorsi la lettera del Presidente di ABI Antonio Patuelli in risposta alla mia nota che avevo trasmesso il 7 ottobre in merito all'aumento di chiusure di sportelli bancari nei piccoli Comuni delle zone montane - ha spiegato Bussone - Una situazione che Uncem negli ultimi due anni ha più volte segnalato e denunciato anche al Governo, ai Parlamentari alla Banca d'Italia. Siamo preoccupati perché anche in questi mesi di pandemia, proseguono le chiusure. E i territori vengono unilateralmente spogliati di servizi ai cittadini, compreso quello bancario, lasciando impotenti i Sindaci, spesso informati solo alla vigilia della chiusura. Amministratori locali senza alcuna possibilità di intervento. Per questo continuiamo a insistere affinché il Parlamento metta mano a norme in materia. Ho già detto e ripeto che i cittadini possono spostare i conti correnti verso Poste o altre banche che sui territori restano. Ma l'intervento politico è necessario, non essendoci, come mi scrive il Presidente Patuelli, possibilità da parte di ABI di intervenire direttamente sull'organizzazione del sistema bancario. Dalla lettera emerge però che ABI interverrà al tavolo politico che Uncem chiede al Ministro Gualtieri di istituire. Anche in tempi di pandemia ed emergenza è necessario avviare una trattativa con le banche e servono paletti. Senza questi, il rischio è la totale smobilitazione, la spoliazione di servizi e opportunità nei territori, ai danni di imprese, cittadini, persone che nei Comuni montani vivono".


