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ARONA - 15-03-2021 -- Il locale circolo di Legambiente ha rilasciato i dati delle analisi microbiologiche effettuate lo scorso 4 marzo, nel punto di scarico a lago dello sfioratore del rio S. Luigi in largo Caduti di Nassirya.
I dati del certificato di analisi confermano una situazione di grave inquinamento che è ormai cronica, con parametri ampiamente oltre i limiti previsti dalla legge: Enterococchi intestinali valori superiori alle 8.000 Unità Formanti Colonie (valori limite 500 UFC/100ml); Escherichia coli 6.200 UFC/100ml (valori limite 1.000 UFC/100ml)
Massimiliano Caligara presidente del circolo Legambiente Gli Amici del Lago ha dichiarato: “Questi risultati li discuteremo con i tecnici di Arpa Piemonte e il management di Acqua Novara VCO, durante i periodici tavoli di confronto con i portatori di interesse, che si svolgono nell’ambito dei vari contratti di lago e di fiume, per la valutazione dello stato dei corpi idrici del territorio. A fronte dei dati disponibili, lo sfioratore a lago del rio S. Luigi attualmente risulta uno tra i punti di maggiore criticità dei laghi piemontesi e necessita di interventi strutturali senza tergiversare oltre”.

 



Il vicesindaco, on. Alberto Gusmeroli, ha replicato al Circolo di Legambiente, facendo il punto della situazione. 
"Per risolvere l’inquinamento del Rio San Luigi e conseguentemente del Lago Maggiore abbiamo : rifatto tutti i sottoservizi della Piazza di via XX settembre allacciando i condomini che scaricavano direttamente nel Rio San Luigi. (una sessantina di appartamenti); rifatto tutte le fognature di corso Repubblica dall’Atlantic alla farmacia Negri che scaricavano nel Rio San Luigi; rifatto le fognature in via Gian Giacomo Ponti e un tratto di via Martiri; rifatto tratti di fognature collassate : via Piave, via San Luigi, via Mazzini, via Torino, Via Monte grappa, via Paleocapa; fatto allacciare oltre 100 tra appartamenti in condomini e case di : via Piave, via XXIV Maggio, via San Luigi, via combattenti e reduci, Via Torino, Corso liberazione, via Paleocapa, via Monte grappa e Corso Repubblica, che scaricavano i liquami nel Rio San Luigi.  Per trovare i diversi problemi abbiamo utilizzato a più riprese le telecamere e i traccianti perché il Rio San Luigi grazie alla speculazione edilizia dal 1950 al 2000 è per massima parte intubato sotto strade e condomini.
Considerando che in questo momento ci sono 51 appartamenti che abbiamo trovato non allacciati e che hanno chiesto l’allaccio ma devono fare ancora i lavori e che grazie alle telecamere abbiamo scoperto quattro tubi “sospetti” sotto i condomini tra Corso Repubblica e via Paleocapa (...) Il Rio San Luigi non sarà pulito non solo fino a quando i 51 appartamenti non saranno allacciati e scoperti gli altri immobili che scaricano nei quattro tubi sotto il tratto corso Repubblica/via Paleocapa, ma quando avremo passato con le telecamere sia il Rio San Luigi fino a via Piave e tutti i suoi piccoli affluenti che sono sempre sotto case e condomini... sicuramente avremo ancora alcune sorprese ma come per Lido, Vevera e lungolago Marconi ormai pressoché puliti è una battaglia lunga che continueremo ma che non può che vedere la soluzione".

 

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